Il Tao E' quella Cosa che Specchia Se Stessa mentre Specchia l'Altro.

Lorenzo Ostuni, oltre alla sua dedizione alla Simbologia, alla Mistica, alla Filosofia e alla realizzazione artistica di simboli universali su differenti materiali, lavorò per quarant'anni alla RAI come regista e autore di programmi televisivi (tra cui, "Misteri"). Nel 1973 conobbe Federico Fellini con il quale instaurò un profondo rapporto di amicizia che durò vent'anni, fino alla morte dello stesso nel 1993. I due amici usavano incontrarsi settimanalmente nello studio di Ostuni, dialogando di simbolistica, misticismo ecc. 

Durante uno dei loro incontri, Fellini consegnò a Ostuni questa frase: «Il Tao è quella cosa che specchia se stessa mentre specchia l'altro.» Fellini lo pregò di aiutarlo nella comprensione e interpretazione profonda di questo testo tentando di realizzare, come gli era consueto, un'incisione su marmo. Dopo mesi di tentativi non soddisfacenti, Ostuni venne ispirato da un nuovo materiale al quale non si era mai avvicinato prima: lo specchio. Si informò sui mezzi che era possibile utilizzare per inciderlo, i trapani con punte al diamante, e per giorni e giorni eseguì disparati esperimenti tecnici su più superfici riflettenti, che si conclusero con una suggestiva opera raffigurante una divinità arcaica mediorientale. Osservandola attentamente, si rese conto che non solo poteva osservare il suo riflesso all'interno dell'opera, ma che l'opera stessa si autorifletteva e sdoppiava al proprio interno. Specchiava sé stessa.

Fu una grande emozione per Ostuni e per Fellini. Fu da questo stimolo del suo caro amico che Lorenzo Ostuni si ritrovò a manipolare una tecnica nuova, avveniristica, unica, complessa e misteriosa, che rivoluzionò radicalmente la sua vita.

In 40 anni, Lorenzo Ostuni ha realizzato centinaia di opere su specchio, ammirate da personalità come Papa Wojtyla e Il Dalai Lama, e ammirabili ancora oggi nel suo studio “La Caverna di Platone” a Roma.